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DINO MARTENS

Dino Martens

(Italian, 1894-1970)

Dino Martens (Venezia, 1894 - 1970)
Pittore e maestro vetraio.
Frequentò l’Accademia di Venezia dal 1908 al 1912, sotto la guida di Ettore Tito. Subito dopo gli venne assegnato uno studio della Bevilacqua a Cá Pesaro dove conobbe le opere di Umberto Moggioli, Gino Rossi, Arturo Martini, Mario Cavaglieri. Espose alla Biennale di Venezia dall’edizione del 1924 a quella del 1930 e a Cá Pesaro dal 1912 al 1934.
Nel 1926 si sposò e si trasferì a Murano dove, dal 1947 al 1963, assunse l’incarico di direttore artistico della vetreria Aureliano Toso che gli dette modo di affermarsi in campo internazionale come designer.
Scrisse Paolo Rizzi: “a pochi anni dalla morte è già difficile reperire le opere più significative. Il periodo migliore di Martens è appunto quello, ormai remoto, in cui confluivano in lui lontani echi neo-quattrocentesco unitamente a cristallino nitore della forma, di ascendenza nordica. Il nocciolo goticheggiante ed espressionistico emerge tra tante incertezze e contraddizioni, anche se la spinta del plen air degli amici di Palazzo Carminati si fa sempre sentire col tempo sempre più.
I brani migliori della mostra (manca purtroppo il grande quadro dei “Giocatori di bocce”, che fece colpo alla Biennale del ’28), sono proprio quelli intorno al ’30, come la natura morta con la brocca ed il cartoccio di pesci.
Assieme a Cagnaccio di San Pietro, Martens era allora un verista secco e duro, di impianto preciso, direi appunto goticheggiante (sulla linea Vivarini-Bellini); poi sopravvenne l’influsso novecentesco, testimoniato dal grande autoritratto che ricorda il sodo plasticismo di Carrà”.